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Lo statuto di Federazione

Il 7 dicembre 2017 l'assemblea generale straordinaria della Federazione Trentina della Cooperazione ha approvato l'ultima versione dello Statuto.

TITOLO I
DENOMINAZIONE - SEDE – DURATA


Art. 1 (Costituzione e denominazione)
Comma 1:
E' costituita con sede nel comune di Trento la Società cooperativa denominata "FEDERAZIONE TRENTINA DELLA COOPERAZIONE Società cooperativa". IN SIGLA: "COOPERAZIONE TRENTINA". La Federazione potrà istituire, con delibera del Consiglio di amministrazione, sedi secondarie, succursali, agenzie e rappresentanze anche altrove.


Art. 2 (Durata)
Comma 1:
La Federazione ha durata fino al 31 (trentuno) dicembre 2050 (duemilacinquanta) e potrà essere prorogata con deliberazione dell'Assemblea straordinaria.

TITOLO II
SCOPO – OGGETTO

Art.3 (Scopo mutualistico)

Comma 1:
La Federazione, muovendo anche dagli originari principi della dottrina sociale cristiana, dalla “Dichiarazione d'identità Cooperativa, adottata dall'Assemblea generale dell'Alleanza Cooperativa Internazionale del 1995 e dalla Carta dei Valori della Cooperazione Trentina approvata dall'Assemblea sociale
dell'otto giugno 2007, e operando senza scopo di lucro, si propone di contribuire alla valorizzazione della persona, alla promozione e difesa della pace, della cooperazione internazionale e dei diritti umani, all'elevazione morale e civile ed al progresso sociale ed economico delle popolazioni insediate nella provincia di Trento, promuovendo la cooperazione quale strumento di sviluppo e convivenza, migliorando l'organizzazione dei propri Soci coordinandone l'attività, definendone gli indirizzi strategici generali ed orientandone l'azione a favore specialmente delle categorie più bisognose, nello spirito di una mutualità cooperativa aperta al servizio delle comunità.

Comma 2:
La Federazione riconosce l'importanza di tutti i settori di cui si compone il movimento ed afferma la centralità della collaborazione tra i settori medesimi quale strumento per la reciproca valorizzazione e per il rafforzamento della cooperazione in Trentino.

Comma 3:
Nella definizione degli indirizzi strategici e, più in generale, nel perseguimento dello scopo sociale, la Federazione si propone di coinvolgere anche soggetti esterni alla propria base sociale, che rappresentino o coordinino alleanze o accordi a scopo mutualistico, nonché imprese e altri enti che esercitino stabilmente un'attività significativa per conto di una o più Cooperative socie. I soggetti coinvolti saranno iscritti in un apposito registro.

Comma 4:
La Federazione può operare anche con i soci delle società aderenti, con le realtà organizzate espressione delle comunità e con altri terzi non Soci.

Comma 5:
La Federazione aderisce alla Confederazione Cooperative Italiane (Confcooperative). Le cooperative della Provincia autonoma di Trento aderiscono a Confcooperative per il tramite della Federazione. Un'apposita convenzione stipulata tra Confcooperative e Federazione regola le condizioni di
adesione, tenuto conto della particolare natura giuridica della Federazione Trentina della Cooperazione.


Art.4 (Oggetto sociale)

Comma 1:
La Federazione ha come oggetto l'attività di promozione e vigilanza sugli enti cooperativi, nonché l'attività di tutela, consulenza, assistenza e sviluppo in favore diretto o indiretto dei propri Soci.


Comma 2:
A tal fine, la Federazione si propone in particolare di:

a) curare, anche mediante la definizione di opportune strategie, la diffusione, la promozione e lo sviluppo dei principi della cooperazione, del sistema cooperativo e delle altre forme di impresa a carattere sociale e mutualistico, favorendo la crescita delle comunità in cui le stesse operano;

b) sostenere e accompagnare la costituzione di nuove società cooperative ed organismi e/o enti che integrano il sistema cooperativo;

c) promuovere: l'adeguamento funzionale degli impianti e delle strutture; l'efficienza delle gestioni aziendali; la propensione all'innovazione; il potenziamento della struttura imprenditoriale dei Soci anche attraverso alleanze, contrattidi rete, accorpamenti e fusioni;

d) rappresentare e tutelare il sistema cooperativo e gli interessi dei propri Soci, confrontandosi con le istituzioni pubbliche e private, sociali, culturali, economiche e politiche, nonché promuovendo opportune iniziative legislative per il sostegno e lo sviluppo della cooperazione;

e) stipulare, per conto dei propri Soci, contratti collettivi di lavoro e accordi sindacali di interesse generale, anche a contenuto economico e, su richiesta, assistere i propri Soci nelle relazioni sindacali anche a livello aziendale;

f) assumere ogni iniziativa volta a stimolare il rafforzamento e la coesione del movimento cooperativo, a promuoverne l'immagine, i principi ed i valori attraverso attività di studio, di comunicazione, di editoria, nonché di collaborazione, anche internazionale, con altri soggetti pubblici e privati;

g) promuovere la valutazione del ritorno sociale dell'attività cooperativa, quale elemento distintivo e caratterizzante del movimento;

h) promuovere ed organizzare la qualificazione tecnica e l'aggiornamento professionale degli amministratori e dei lavoratori, nonché la formazione cooperativa degli amministratori, dei sindaci, della base sociale dei propri Soci, del mondo giovanile e scolastico;

i) fungere, con priorità per i propri Soci, da centro di servizi, fornendo assistenza amministrativa, contabile, legale, fiscale, sindacale, organizzativa, informatica, tecnica ed economica, anche attraverso servizi di elaborazione dati, e svolgendo attività di centro assistenza tecnica (CAT) e di Centro di Assistenza Fiscale (CAF);

j) assicurare ogni forma di collaborazione e supporto al sistema del credito cooperativo, anche se operante fuori dal territorio provinciale, estendendo ad esso tutti i servizi erogati;

k) sulla base di quanto previsto dalla legge regionale che disciplina la materia, esercitare la vigilanza sugli enti cooperativi – anche attraverso la revisione cooperativa e la revisione legale dei conti a norma delle vigenti leggi - assicurando la non ingerenza delle proprie cariche elettive nella gestione di tale attività, nonché l'indipendenza dei propri revisori rispetto all'ente oggetto di revisione nell'esercizio dell'attività di vigilanza. I requisiti di indipendenza organizzativa sono disciplinati con regolamento approvato dal Consiglio di amministrazione;

l) con l'obiettivo di rafforzare gli strumenti di autocontrollo del movimento cooperativo, assistere ed accompagnare i propri Soci nella gestione della propria attività, attraverso strumenti di supporto strategico ed operativo, nonché controlli e verifiche di bilancio, anche a carattere certificativo;

m) svolgere le attività di revisione interna prevista dalle istruzioni di vigilanza bancaria, affidate alla Federazione dagli enti competenti. Tale attività deve essere svolta secondo la normativa vigente e con la dovuta indipendenza e il suo esercizio dev'essere disciplinato da apposito regolamento
interno approvato dal Consiglio di amministrazione;

n) favorire e coordinare le relazioni morali ed economiche fra i singoli Soci, fra gli stessi ed i loro organismi di secondo grado, nonché tra i vari settori della cooperazione, concorrendo alla creazione di un sistema integrato che si ispira ai principi della cooperazione;

o) favorire lo sviluppo democratico, la partecipazione alla gestione del sistema cooperativo, anche mediante scelte ed iniziative che contrastino il cumulo di cariche in capo alla medesima persona, quando tale cumulo non sia giustificato da esigenze del sistema stesso;

p) attuare le iniziative e compiere tutte le operazioni in genere atte a migliorare l'assetto organizzativo e favorire l'attività economica dei Soci, operando sia direttamente sia come ente intermediario nei rapporti con istituti ed enti sia pubblici che privati;

q) promuovere e sostenere, con opportune iniziative di carattere culturale e formativo, la valorizzazione delle donne e dei giovani all'interno degli organi elettivi del movimento;

r) proporre indirizzi e attuare iniziative nell'ambito delle politiche del lavoro, in accordo con istituzioni pubbliche e private, anche dotandosi di specifiche autorizzazioni in materia di sevizi per l'impiego o di servizi di patronato;

s) adottare indirizzi finalizzati a rafforzare la stabilità e a sostenere la crescita del movimento cooperativo nonché l'intercooperazione tra i settori; gli indirizzi sono approvati dal Consiglio di amministrazione con il voto favorevole della maggioranza dei componenti, su proposta del Comitato di cui all'articolo 37 del presente Statuto, se riferiti ad uno specifico settore; con regolamento, approvato dal Consiglio di amministrazione, sono individuati termini e modalità per l'esercizio di tale funzione;

t) valorizzare il proprio rapporto con gli organismi di secondo livello a vantaggio dei Soci.

Comma 3:
La Federazione può compiere tutti gli atti e negozi giuridici necessari o utili alla realizzazione degli scopi sociali, ivi compresa la costituzione di fondi per lo sviluppo tecnologico o per la ristrutturazione o per il potenziamento aziendale ai sensi della legge 31 gennaio 1992, n. 59 ed eventuali norme modificative ed integrative, assumere partecipazioni in altre imprese a scopo di stabile investimento e non di collocamento sul mercato; può istituire sezioni speciali e, se opportuno, autonome, disciplinate dal presente Statuto e da appositi regolamenti; può altresì avvalersi preferibilmente di Società
del movimento cooperativo.

Comma 4:
La Federazione può ricevere prestiti da Soci, finalizzati al raggiungimento dell'oggetto sociale, secondo i criteri ed i limiti fissati dalla legge e dai regolamenti. Le modalità di svolgimento di tale attività sono definite con apposito regolamento approvato dall'Assemblea dei Soci.

Art. 5 (Principi organizzativi)

Comma 1:
Nell'ottica di un approccio inter-cooperativo, l'organizzazione aziendale della Federazione è ispirata ai seguenti principi:

a) qualificazione professionale: perseguita attraverso un'accurata selezione del personale, la costante formazione ed aggiornamento dello stesso, nonché tramite articolazioni organizzative orientate a valorizzare le specificità dei diversi settori;

b) flessibilità e collaborazione: finalizzate alla necessità di incrociare competenze e disponibilità per ottimizzare l'utilizzo delle risorse e per accrescere il bagaglio di conoscenze e competenze di ciascuno;

c) valore del rapporto personale, oltre che professionale, quale presupposto per un efficace servizio ai Soci.

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